L’educazione deve basarsi su quattro fondamentali pilastri:
- imparare ad essere;
- imparare a conoscere;
- imparare a fare;
- imparare a vivere insieme[1].
“L’apprendimento è una costruzione piuttosto che una trasmissione di conoscenze” ed è reso più efficiente quando chi deve imparare è parte dell’attività stessa del conoscere, scoprire, apprendere come nel caso della costruzione di un prodotto significativo […] “la mente ha bisogno di materiali da costruzione appropriati, esattamente come un costruttore: il prodotto concreto può essere mostrato, discusso, esaminato, sondato e ammirato.”[2]
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La motivazione propria ad apprendere esprime gioia e interesse per quello che si sta facendo. E Brick Education pone questo fattore alla base delle sue attività.
Motivazione non imposta dall’esterno mediante premi, ricompense, gratificazioni o punizioni[3] ma che nasce dal proprio lavoro, dal risultato che si ottiene e diventa stimolo interno a colui che opera, che tocca con mano e giudica da solo il risultato del suo impegno.
L’apprendimento così conseguito diventa davvero, concretamente significativo[4], ed è foriero, “tracima” verso ulteriori attività, verso ulteriore apprendimento[5].
Gli studenti sono invitati ad applicare le nuove conoscenze appena acquisite in successive sessioni di lavoro favorendo il processo di auto-apprendimento divertente e curioso consentendo loro di essere parte attiva nella ricerca di soluzioni creative e collaborative.
È in questa ottica che Brick Education si propone: guidare studenti ed insegnati ad approcciare la conoscenza in modo motivante e significativo. Le attività proposte sono pensate per: esplorare i talenti degli studenti; affrontare la soluzione di problemi anche in gruppo; esercitare il pensiero creativo e il pensiero critico; includere l’errore come parte preziosa del processo di apprendimento e non come fallimento.
Questo è possibile applicarlo a tutti i curricula delle discipline scolastiche: scienze, geometria, matematica/logica, tecnologia, narrazione e creatività letteraria, arte, storia (…).
Le Competenze sociali e trasversali
Gli insegnanti a fianco del pedagogista apprendono e allenano nuove metodologie didattiche, fanno esperienza di nuove modalità di conduzione della classe e di fronteggiamento efficace delle problematiche del gruppo.
Ogni percorso è pensato in modo da allenare anche le competenze sociali e trasversali proprie della scuola di vita: espressione del sé, lavoro cooperativo, relazioni con l’altro, autonomia, abilità a rispondere, libertà…
[1] Jacques Delors, Libro Bianco UE 1996
[2] Seymour Papert, matematico sudafricano, ideatore della robotica educativa e teorico del costruzionismo in “Constructionism: A New Opportunity for Elementary Science Education”, 1987/1990
[3] Teoria del comportamentismo di Skinner.
[4] David Ausubel, seguace di Piaget, “Educational Psychology: A Cognitive View” (2nd Ed.), New York 1978, Holt, Rinehart & Winston.
[5] Howard Gardner in “Rendere visibile l’apprendimento”, Reggio Children, 2011, “Educazione e sviluppo della mente. Intelligenze multiple e apprendimento”, Edizioni Erickson, 2005